venerdì 28 maggio 2010

opale creatura; sensuale,
algido e filiforme corpo a me sovrano..
ti eterno come posso,
nella mia memoria,
nella parte più sinuosa e nobile della mia anima.
Non guardarmi ancora,
per favore...
mi vergogno

mi sento fragile
davanti ai tuoi occhi scuri d'onice
neri come il fondale della notte più nera,
no...
...la notte più nera non è abbastanza buia,
non quanto il profondo oblio che i tuoi occhi mi mostrano
un oblio più scuro della luce di una caverna che arriva fino al centro magmatico terrestre,

ipnotici bagliori neri pieni di me,
vorrei baciare i tuoi occhi,
chiusi da quelle palpebre bianche con le ciglia lunghe e nere

che fanno sembrare i tuoi occhi orientati verso la rimembranza di chissà quale passato orientale,
così vicino e così lontano,
ho già visto quegli occhi così neri prima di conoscerti,
ma dove non ricordo,
la mia impeccabile memoria fallisce,
ancora,

mio...

forse mio per sempre




Mi svuoto della mia volontà, non ne ho più bisogno.
Non ho desideri migliori...
non mi serve più nulla.

Vorrei inargentare la tua aura,
profumi ed incensi che possano eternarti
unguenti d'oro puro e dolce miele per detergere il tuo spirito
il profumo della tua pelle lunare...

ambra e gelsomino.

venerdì 21 maggio 2010

TACI... TACI!

ho cercato di tapparmi le orecchie con mani fluide d'aria
non voglio sentire parole ingrate,
non posso ancora ascoltare seccanti suoni..
ti prego taci,
taci sciocca.
taci stolta!
taci prima di scagliare lingue di fuoco e frecce avvelenate!
incancellabili malefici!
mai più permetterò a salottiere voci di toccarmi,
arida presenza fredda: taci ti prego!
zittisci il tuo rancore profondo,
animale senz'anima!
attenta che ti si legge in volto;
non voglio avvilirti,.. non mi permetto tanto
ma hai ormai lineamenti che non trasmettono più calore;
ma solo un desertico e sterile spirito

sabato 8 maggio 2010

Ho paura di attaccarmi alla fugacità della materia e alla malinconia dei ricordi.
fino ad ora ho vissuto con rimpianti e rimorsi, ora vivo nel tentativo di migliorare tutto quello che è stato.
mi sento perduta per parole omesse e per segreti che non posso più dire e che forse non dovrei avere, vorrei cancellare tante cose; vorrei essere come una nuvola, il vento mi porterebbe sempre lontano da dove sono stata prima, mi farebbe dimenticare persone e luoghi che mi hanno ferito, potrei vedere il mondo con distacco dall'alto e nessuno riuscirebbe più a farmi del male e mi farebbe sempre assumere una forma diversa, potrei unirmi, dissolvermi, scomparire, perdermi e tornare, inaspettatamente, ma sarebbe sempre la sorpresa più grande.


Being a parent

You have to come to term with your fears, being invincible for someone that relies completely on you. I don't think I have been a full h...